Lettere c’è. L’assemblea di facoltà di oggi

novembre 11, 2009

L’aula Calfura 1 piena, una trentina di ragazzi in Calfura 2. Forse non molti, ma insomma è un inizio. Forse un modo per riuscire finalmente a trovare delle proposte concrete di opposizione. L’assemblea della Facoltà di Lettere e Filosofia, svoltasi oggi, mercoledì 11 novembre al Maldura ha espresso le preoccupazioni e le problematiche relative al nuovo disegno di legge Gelmini.

Innanzitutto, come è  stato sintetizzato da alcuni rappresentanti degli studenti, il disegno propone una novità, cioè la distinzione netta di funzioni tra Senato e Consiglio d’Amministrazione: il primo organo accademico, il secondo di alta amministrazione e programmazione.
Il Senato avanzerà proposte di carattere scientifico, ma sarà il CdA ad avere la responsabilità chiara delle spese, delle assunzioni e delle spese di gestione anche delle sedi distaccate. Nella scelta della composizione del Consiglio di Amministrazione, a parte il taglio del numero a 11 membri, principalmente ciò che preoccupa è quel “40%minimo” di presenza di esterni, ovvero di individui che non fanno parte dell’università, e in più la diminuzione anche della rappresentanza studentesca.

Si è fatto inoltre risalto sul problema dei finanziamenti, ovvero si sono ricordati i pesanti tagli al FFO già previsti con i precedenti provvedimenti del governo, mancanze che fanno prevedere l’unica salvezza da parte di capitali privati, dunque di fondazioni che perseguono il proprio interesse e non certo quello pubblico.

Riguardo alla sovvenzione comunque verso gli “studenti migliori” ci si pone una domanda sul criterio come questi debbano essere scelti e da chi, la questione infatti del merito non viene delineata in modo preciso. Altra opzione introdotta, secondo il modello anglosassone, è quella dei “prestiti d’onore” erogati  ai singoli studenti, costretti quindi ad indebitarsi per il resto dei loro giorni pur di poter permettersi un’istruzione…e che genere d’istruzione? Questo è uno dei temi più controversi, quale didattica sarà possibile condurre in un’università che si regge sulla gestione in mano ai privati?

Durante l’assemblea oltre ad alcuni studenti, sono intervenuti anche due docenti. Paola Mura, docente di Filologia germanica, ha posto l’accento sull’aspetto del precariato dei ricercatori.

Con il nuovo DDL verrebbe in sostanza eliminata la cosiddetta “terza fascia”, ovvero quella di ricercatori con docenza, gradino che permette a questi, di poter accedere finalmente alla possibilità di insegnamento all’interno dell’Università, e dunque al termine del percorso precario. Importante poi il punto, non solo sulla questione ricerca, ma prima di tutto della didattica, che è requisito fondante e indispensabile alla formazione di una generazione futura di ricercatori.

Nell’intervento del Prof. Brandalise, questi ha ricordato come tagli e riforme nel sistema universitario e della ricerca siano subordinati alla volontà di evitare “ulteriore onore per la spesa pubblica”.

Stiamo assistendo ad un disfacimento del sistema universitario, e ciò avviene da molto tempo, da troppo tempo forse. Il problema ora è davvero, come riuscire a contrastare questa demolizione, quali sono davvero le azioni concrete che permetterebbero di cambiare questa tragica situazione.

Io credo, iniziare intanto con un programma di informazione reale, per smantellare la retorica dei tanti che perfino su giornali come Repubblica incoraggiano il DDL Gelmini, e poi organizzarsi, per ideare insieme e coscientemente delle proposte alternative.

Nicole Braida, rappresentante in CdF a Lettere e Filosofia

Il Sindacato degli Studenti ricorda l’appuntamento della riunione operativa:

LUNEDI’ ORE 17.00 IN AULA VETRINA.

Concretizzeremo il nostro dissenso con la formazione di gruppi di lavoro su proposte d’azione: più sono, meglio è. Stileremo alcuni punti metodologici e d’intenti per prepararci all’assemblea d’ateneo di martedì alle 11.00 al Bo.


Chiusura di GPT

novembre 9, 2009

Il senato accademico ha deciso di confermare la chiusura di geografia dei processi territoriali e di respingere la richiesta di riapertura presentata dalla Facoltà di Lettere e sostenuta dal Consiglio degli Studenti.

Il Senato ha votato la ratifica del decreto rettorale che chiudeva il corso di geografia. Il provvedimento ha visto contrari alla chiusura solo quattro rappresentanti degli studenti: Maria Consarino (Sindacato degli Studenti), Mattia Gusella (Studenti per), Andrea Scuttari (Ateneo Studenti) e Tommaso Cirillo (Studenti in movimento). Mattia Ardenghi (L’ora del merito) si è invece astenuto.

Su Uscita di Sicurezza ulteriori approfondimenti.

Ci resta un sapore amaro in bocca.

 


Assemblea di Facoltà

novembre 9, 2009

Mercoledì 11 novembre alle ore 12.30 Assemblea di Facoltà in Calfura 1 al Maldura.

Parleremo del disegno di legge Gelmini sull’università. Parleremo del nostro (incerto) futuro. Ci ascoltereremo.

Venite in tanti.

 


Segnaliamo

novembre 6, 2009

Su Uscita di Sicurezza un resoconto delle vicende di Geografia dei Processi Territoriali.